lunedì 26 febbraio 2007

Lampi d’antifascismo (nella notte foggiana)




12/01/2007

Lampi d’antifascismo (nella notte foggiana)

Un numero propedeutico di antifascisti ha – questo pomeriggio – rumorosamente contestato la nostalgica conferenza fascista dal titolo “Decima-Mas: gli eroi dimenticati”, organizzata da Forza Nuova ed ospitata dalla Biblioteca provinciale. I compagni, bloccati sulla soglia da un consistente contingente di forze dell'ordine e digos, hanno mostrato uno striscione (“Partigiani unici eroi”). La strada è stata blindata. I commenti si sono sprecati. Solito scenario emergenziale, lampeggianti, sirene. Nulla di rilevante, insomma. Una “semplice” prova di dignità e di memoria. Una prova di certo inconcepibile, fuori dall'orizzonte concettuale, dalla prassi e dall'etica politica della sinistra nostrana. Di quella istituzionale, vomitevole brutta copia della DC d'un tempo, smarrita nei meandri del Palazzo, completamente asservita alla logica del potere per il potere, assorbita in dinamiche meschine e che – vista la propria completa inservibilità – meglio farebbe a scomparire, ad annullarsi. Di quella di governo che concede ai fascisti spazi pubblici, affissioni e visibilità ed annulla, nella ricerca di consenso e nel puro atto amministrativo, la propria capacità critica (laddove presente) e il proprio operato politico. Di quella intellettuale per cui la memoria si esaurisce nell'esercizio accademico, nel convegno colto e nel dibattito sterile, ma a conti fatti incapace e impreparata, imbolsita e imborghesita, senza alcuna consapevolezza o voglia di battersi, di assumere un ruolo contro il fascismo reale in rigurgito e le sue forme. Di quella radical-chic che fa di tutto per far spacciare la viltà del proprio nascondersi, la propria indifferenza timorosa, per mirabile militanza democratica: tutti hanno “diritto di parola”, repubblichini compresi. Al silenzio e alla muta approvazione di costoro i fascisti devono rendere grazie per aver avuto l'opportunità di ascoltare oggi, nelle sale di una struttura pubblica, un esponente dell'infame Decima-mas arringare su temi quali “onore d'Italia” e “spirito di cameratismo”. Questo deve essere chiaro. Come chiaro è il dato politico che emerge da questa serata: siamo – purtroppo – gli unici antifascisti sul territorio, mosche bianche nella difesa tanto del patrimonio resistenziale quanto della Costituzione repubblicana. Gli unici che possono permettersi di guardare avanti a testa alta, con la consapevolezza di non aver mai disertato la battaglia della memoria, immersa nel presente. Assumiamo questo impegno con la promessa di non dimenticare fautori, complici, foraggiatori e sostenitori occulti del neofascismo nostrano. Riceverete presto nostre notizie.

Alcuni antifascisti foggiani (a cui io dico GRAZIE)

giovedì 22 febbraio 2007

I Cavalieri dell'Ideale....

SI CAPISCE,
uno ha tutto il diritto di coltivare i suoi ideali integerrimi. E di sentirsi eletto dal popolo lavoratore anche se è stato spedito in Senato da una segreteria di partito. Uno ha tutto il diritto di rivendicare purezza e coerenza, così non si sporca la giacchetta in quel merdaio di compromessi e patteggiamenti che è la politica. Però, allora, deve avere l'onestà morale di non fare parte di alcuna coalizione di governo. E deve dirlo prima, non dopo. Deve farci la gentilezza di avvertirci prima, a noi pirla che abbiamo votato per una coalizione ben sapendo che dentro c'erano anche i baciapile, anche i moderatissimi, anche gli inciucisti. A noi coglioni che di basi americane non ne vorremmo mezza, ma sappiamo che se governano gli altri di basi americane ne avremo il triplo. Invece no: questi duri e puri se ne strafottono della nostra confusione e della nostra fatica. Prima salgono sulla barca della maggioranza, poi tirano fuori dal taschino il loro cavaturaccioli tutto d'oro e fanno un bel buco nello scafo, per meglio onorare la loro suprema coerenza e la nostra suprema imbecillità. Un bell'applauso ai Cavalieri dell'Ideale: tanto, se tornano Berlusconi e Calderoli, per loro cosa cambia? Rimarranno sul loro cavallo bianco con la chioma al vento.

Michele Serra

sottoscrivo e approvo

porca troia

le storie di ieri (1975)

Mio padre aveva un sogno comune
condiviso dalla sua generazione
la mascella al cortile parlava
troppi morti lo hanno tradito
tutta gente che aveva capito.

E il bambino nel cortile sta giocando
tira sassi nel cielo e nel mare
ogni volta che colpisce una stella
chiude gli occhi e si mette a sognare
chiude gli occhi e si mette a volare.

E i cavalli a Salò sono morti di noia
a giocare col nero perdi sempre
Mussolini ha scritto anche poesie
i poeti che strade creature
ogni volta che parlano è una truffa.

Ma mio padre è un ragazzo tranquillo
la mattina legge molti giornali
è convinto di avere delle idee
e suo figlio è una nave pirata
e suo figlio è una nave pirata.

E anche adesso è rimasta una scritta nera
sopra il muro davanti casa mia
dice il movimento vincerà
il gran capo ha la faccia serena la cravatta intonata alla camicia.

Ma il bambino nel cortile si è fermato
si è stancato di seguire gli aquiloni
si è seduto tra i ricordi vicini
i rumori lontani
guarda il muro e si guarda le mani
guarda il muro e si guarda le mani
guarda il muro e si guarda le mani

guarda il muro e.....
si guarda le mani......

mercoledì 21 febbraio 2007

che giornata...

numero uno....
il mio tutor mi smerda in continuazione (anche se oggi per la prima volta mi ha fatto un mezzo complimento..o almeno così mi pare..sperando che non ci fosse della sottile ironia nelle sue parole e non mi stesse prendendo in giro.....)

numero due....

forse i rifondaroli hanno fatto di nuovo cadere il governo....ci aspettano altri cinque anni di berlusconi...dei fascisti..dei leghisti..dei democristiani contro i pacs...i dico.,..insomma quelli là.....dei premio almirante sua raidue..luca barbareschi....

che palle....

venerdì 9 febbraio 2007

anzi parecchio....

tre mesi a milano....due volte al pronto soccorso....

Perché...
Perché ci vuole orecchio,
bisogna avere il pacco immerso, intinto dentro al secchio,
bisogna averlo tutto, anzi parecchio...
Per fare certe cose ci vuole orecchio!
Bisogna avere orecchio,
bisogna avere il pacco immerso, immerso dentro al secchio,
bisogna averlo tutto, anzi parecchio...
Per fare certe cose
ci vuole orecchio!
(jannacci)

giovedì 1 febbraio 2007

dove cammina il mio destino.....

c'è un filo di paura.....


panza..non avrai il mio scalpo....